Incipitario e concordanze
Incipitario e concordanze
A questo me avedo et apertamente cognosco - a qualuncha vostro commandamento aparechiati sempre. V, 5v-6r
Assai manifestamente comprehendo per lo vostro lungo parlare - conviene ale persone da bene come voi. XV, 15v-16v
Avegna, amico carissimo, che mai di te io non habia avuto alcuna noticia - poveri afflicti e persone virtuose etc. XXI, 22v-23r
Beatissimo et sanctissimo Padre. Prima che fusseno delo altissimo Dio - ala preposta causa et fatto non de picol presio. XXII, 23v // R 112, S 6
Beatissimo Patre, mediatore sancto tra Dio et gli omini - poche parolette che io dirò. Egli è vero che etc. XXIII, 23v-24r
Benché hora, convinto da extrema e gran necessità - ala quale cum divotione m’aricommando. XX, 22r-v // R 79
Benché hora, convinto da una eminente e gran necessitate - mi conviene transferire a Vinexia. LXVI, 56v
Benché ’l debito e vinculo de amicitia al dare favore al vostro amico - potrà rendere ala Prudentia vostra. LXXVI, 63v-64r
Benché per li tempi andati io habia havuto intelligentia e cognitione - serrò sempre ai vostri piaceri presto. XLI, 37v-39r // R 128, For 170
Benché per lo passato, illustrissimo Signor mio, la mente mia - ala quale humilmente me recommando. XLIII, 39v-41r // For 81
Ben voria, magnifico Signore, che in mi fusse tale eloquentia - Dovete adunque sapere etc. LXIV, 55v-56r // R 103
Certo è che ogni benivolentia e perfetta amicitia - me ne vogliate servire, che oltra che voi etc. LX, 53v-54r // R 101
Coloro che non se discostano dala vera iustitia et honesto vivere - sancta iustitia et honesto vivere. VII, 7r-v
Continuamente quilli che hano in le loro petitione - et de novo la conforto a pacientia. VI, 6v-7r
Dapoché la fortuna ce ha conducti in questo luoco - in più lungo dire cum le prudentie vostre. III, 4v
Dio volessi, e cossì fusse piaciuto alla varia fortuna - sempre sia a terrore e compassione. XLIV, 41r-v
Egli è buon peçço, illustrissimo Signor mio, che io non parlai - humilmente me recommando. LXXXIII, 68v-69r // R 23
Egli è buon peçço, magnifico et excelso Signor mio, ch’io, como obsequentissimo - humilmente sempre me recommando. I, 2r-3r
Egli è vero, illustrissimo Signore, che per essere io stato lontano - ala quale humilmente me recommando. XXXI, 28v-29v
El cognosce, magnifici et excellenti oratori, i nostri magnifici Signori - divotamente me recommando. VIII, 7v-8v // R 114
El non poteria, beatissimo Padre, tanto accerbamente, cum rigide parole - humilmente me recommando. XXVII, 25v-26v
El se solea già per adrieto, quando uno amico andava a far carità - reputo supplisca ad ogni altro mancamento. IV, 5r-v
Essendo achaduto a quisti dì passati, magnifico e possente Signore mio - sempre sia a terrore e compassione. LI, 47v-48v
Forsi parerà ala Signoria vostra, magnifico Signore, ch’io al presente - sustentare la mia famigliola restandome etc. LXIII, 55r // R 104
Già era la divulgata fama del comesso e grande errore - per iscusato se altro ne advenisse contra lui. LII, 48v-50r
Gran conforto e singular soccorso è, magnifico Signore - ala qual niuno s’apogia indarno. XIV, 13v-15v
Hora veramente cognosco, magnifico et excelso Signore - ala vostra magnifica Signoria. LIII, 50r-51r
I casi inopinati e gli accidenti varii, contra i quali raro si può contrastare - a çascun concedemo voluntieri. XLIX, 45v-47r
Illustrissime Princeps et excellentissime Domine, Domine mi singularissime. A dì VIIII del presente - Ex Bononia, die XXIIII etc. LXVIII, 57v-58v
Illustrissime Princeps et excellentissime Domine, Domine mi singularissime. La fede, sperancia et divotione - El presente exhibitore etc. LXXIV, 62v
Illustrissime Princeps et excellentissime Domine, Domine mi singularissime. Sono molte persone che credono - Ex Bononia, die XXIIII etc. LXXIII, 62r-v
Illustrissimo et excellente Principe. Quante volte m’aricordo deli benefitii - ala quale humilmente me ricommando. X, 9r-v // R 111
Illustrissimo et excellentissimo Principe. Essendo noi, benché indegnamente electi - ala quale divotamente me recommando. XI, 9v-10v// R 109, S 9
Illustrissimo Signore. Comprehendendo non essere necessario il mio parlare - ala quale humilmente me recommando. XXXII, 29v-30v
Illustrissimo Signore. Considerando che quilli che me sono amici - ala quale continuamente me offerisco et recommando. XXIX, 27r-v
Illustrissimo Signore mio. Cum gran confidentia e securtà – infinite volte lui e mi ci racommandiamo. XLV, 42r-v
Illustrissimo Signore. Rendendomi certo che la vostra Signoria - ala quale humilmente me recommando. XXXVIII, 35r-v // For 79, For 107
Inteso il vostro honesto parlare, amico carissimo - son sempre ai beneplaciti vostro aparechiato. XXXIX, 35v-36v
Io cognosco ben, illustrissimo Signore, che molte volte l’amore - humilmente me recommando. XLII, 39r-v //FM L, R 129, For 171
Io cognosco ben, magnifico et excelso Signor mio, che molte volte l’amore - humilmente me recommando. L, 47r-v //FM XLII*, R 129, For 171
Io cognosco certamente che la mia presente necessità - da voi desiderato soccorso. Io sono etc. LXI, 54r // R 102, For 39
Io cognosco, nobilissimo et valoroso giovene e da me singularmente amato - perfecto amore rimango vostra. LXXXIV, 69r-71r // R 151
Io continuamente per adrieto son stato prompto et paratissimo a servire gli amici - ci bisogna spendere più parole, etc. XXX, 27v-28r
Io desiderava, nobilissimo et caro fratello, de ritrovare persona sufficiente - Ex Bononia, die ultimo Octobris 1461. LXX, 59v-60v
Io desiderava summamente, beatissime Pater, de visitare la vostra Sanctità - che per parte de essa mi fu presentato. XXVIII, 26v
Io ho continuamente cognosciuto per adrieto, et al presente più che mai - del’antiquo e singular amor nostro. XL, 36v-37v // R 127, For 169
Io ho da rengratiare messere Domenedio de infinite cose - ala quale humilmente me ricommando. LXXXII, 68v
Io non potria mai pensare, illustrissimo Signore, in che modo potere manifestare - sempre cum amore me recommando. XXXVII, 34v-35r
La clementissima et pietosa natura, la quale per li tempi passati - a voi in perpetuo obligatissimo etc. LXII, 54r-v // R 105
La grande humanità che ogni persona predica dela vostra magnifica Signoria - ala quale sempre mi racommando. XVI, 16v-18r
La singulare affectione e pura fede, dilectissimo mio, ch’io cognosco - offerendomi al piacer vostro. XLVI, 42v-43v
La singulare speranza, la quale per lo immenso amore - sempre cum humiltà me racomando. XXXV, 32r-33r
La troppo facilità degli nostri predecessori a perdonare - contritione et satisfatione bene impetrare. XXVI, 25r-v
La vostra risposta, illustrissimo Principe, è stata tanto ornata - ala quale divotamente me recommando. IX, 8v-9r // R 110, S 2
Lo amore et benivolentia, cum le amplissime et cordial proferte - la qual cosa me serà per gratissima. LXV, 56r-v
Magnifico et excelso Signore. Bench’io sia certo la Signoria vostra de mi non havere noticia - sempre humilmente ci racommandiamo. XLVIII, 44r-45v
Magnifico et excelso Signor mio. La singulare benivolentia e perfetta subiectione - humilmente me recommando. LIV, 51r-v
Magnifico et excelso Signore mio. Mosso non solamente per debito d’amore - humilmente me recommando. LXXV, 63r-v
Nobilis ac prudentissime Vir et tanquam frater honorande. Essendo tra noi per vostra gratia - me recommando. Ex Bononia, die XX etc. LXXI, 60v-61r
Nobilis frater amantissime. Essendo l’amicitia tra noi - offerisco e recommando etc. LXVII, 57r // FB XXIV, Bio 63
Non altramente ch’io sperasse, magnifico Signore, è stata la risposta gratiosa - ala quale humilmente etc. LVI, 52v
Non bene examinata, illustrissimo Signore, del nostro amico la graveça - ala vostra Signoria me recommando. XXXIV, 31v-32r
Non è de bisogno denanti ala vostra illustrissima Signoria porgiere la verità - ala quale humilmente etc. LXXVIII, 64v-66r
Non so existimare, magnanimo Signore, qual mie’ meriti - divotamente me recommando. LXXVII, 64r-v
Parmi assai chiaramente havere compreso per lo vostro lungo parlare - l’una parte e l’altra remagnirà contenta. XVII, 18r-19r
Perché la tua lunga confidentia, carissimo nostro - a quanto la iustitia commanda. LV, 52r-v
Perché sempre ho cognosciuto la Nobilità vostra prompta e bendisposta - E pocho tempo che io etc. LIX, 53v // R 100
Più anni son passati, carissimo mio, ch’i’ ò cognosciuto l’uno e l’altro - al debito fine e ala noticia del vero. XIX, 20v-22r
Quando considero che io ho a parlare al’alteza et al thesauro del regno celestiale - monsignore de Colonna. XXIV, 24r-v
Quanto sia stato continuamente usanza e buon costume - che così faccia per la sua pietate. XIII, 12v-13v
Quello che solo per la vulgata fama di vostra Signoria - ala quale humilmente me recomando. LXXX, 67r-v
Questa così cortese e humanissima risposta, magnifico Signor mio - ala quale humilmente ci racommandiamo. XLVII, 43v-44r
Recordandomi per le voltate carte haver più volte letto - grave humilmente racommandarmi. II, 3v-4r
Savendo io, illustrissimo et excellentissimo Principe, el mio marito fidelissimo - Ex Bononia, die XXIIII etc. LXIX, 58v-59v // Bio 21
Se dal summo Idio mi fusse stato concesso tanta gratia - et bona voluntà. E pertanto etc. LVIII, 53r-v
Se forsi cum più audatia che prudentia, prestantissimo Principo - humilmente mi racommando. XII, 11r-12r
Se io non havesse havuto buona et optima informatione - sencia alcuna simulation procedere. LXXXI, 68r-v
Se la degna operatione non rispondesse cum vero effecto - cum la gratia del’onnipotente Dio. LVII, 53r
Se la iustitia, amico carissimo, in terra non fusse - che optimamente li potrà giovare. XXXVI, 33r-34v
Sempre mi serano e furon li vostri et miei amici in omne honestà - per virtù dela iustitia stimulato. XXXIII, 30v-31v
Sono le antiche e le romane historie dove al regimento di loro stato - gran prudentia sì m’à inclinato. LXXIX, 66v-67r
Spectabilis et generose Comes et maior mi honorandissime. È più giorni che io mi deliberai - optimo et felicissimo stato. LXXII, 61r-v // R 149
Tanta è la divulgata e vera fama dela prudentia e somma discretione - ala quale sempre mi racomando. XVIII, 19r-20v
Timorosamente, cum bassa voce e vergognosa faça - d’i mei peccati a mi conceda. XXV, 24v-25r