Presentazione

Il Formulario di petitioni, responsioni e repplicationi per Astorre II Manfredi, signore di Faenza (d'ora in avanti FM) è una raccolta di modelli di esordio e di lettere (principalmente petizioni, suppliche, repliche delle autorità), messa insieme dal ferrarese Bartolomeo di Benincà, detto Miniatore, intorno ai primi anni '60 del XV sec.

La raccolta, trasmessa dal ms. 226 della Biblioteca Universitaria di Bologna, consta di 82 modelli introdotti da una duplice epistola dedicatoria. Nella prima, indirizzata al signore di Faenza (cc. 2r-4v), vengono descritte nel dettaglio le finalità dell'operetta; nella seconda, diretta da Bartolomeo “al libro suo”, l’autore espone le proprie aspirazioni legate alla realizzazione della stessa (cc. 3v-4r).

Gran parte dei documenti raccolti nel FM provengono dalla cancelleria della cittadina retta dal signore cui l’opera è diretta, stando a quanto si afferma nelle rubriche che introducono i testi. Il formulario costituisce dunque una testimonianza di rilievo per lo studio delle pratiche documentarie della piccola signoria romagnola, della cui produzione cancelleresca purtroppo quasi tutto è andato disperso.

Il lusso che caratterizza il manufatto lascia però supporre che in origine il libretto fosse destinato non ai disordinati scranni degli uffici pubblici, ma ai ricchi scaffali della biblioteca del Manfredi. Con la sua realizzazione Bartolomeo intendeva dunque offrire un oggetto volto alla celebrazione del potere signorile. La successione dei testi, infatti, traccia il profilo di un principe inflessibile ma giusto, che esercita la giustizia in deroga entro i domini sotto il suo controllo con sapienza e eloquenza, nel rispetto dell’equilibrio dei poteri di governo, e col favore del popolo, il quale, per tali ragioni, ne riconosce pienamente l’autorità

Dei componimenti del FM, annotati con una marcatura in XML-TEI arricchita con Linked Open Data (LOD), si fornisce in questo sito una edizione critica.

La miniatura utilizzata come sfondo dell'header del presente sito è tratta dal ms. Bologna, Biblioteca Universitaria, 226, c. 2r. Si tratta probabilmente di un ritratto dello stesso Astorre II Manfredi, qui raffigurato nei panni di un guerriero all'antica (su concessione della Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Biblioteca Universitaria di Bologna: è vietata ogni ulteriore riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo).